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Se terminando l’ultima pagina de Il viaggio della strega bambina vi siete domandati quale sorte avesse toccato la nostra cara e ormai affezionata Mary, avrete la risposta al principio di Se fossi una strega. Mary, infatti, riesce a fuggire dal villaggio puritano facendo perdere le sue tracce agli inseguitori. Il freddo inclemente, però, è troppo rigido per proseguire nella fuga e viene reso ancora più faticoso dalla neve che cade abbondantemente. Con sua enorme sorpresa l’aiuto le viene dato da una lupa, che soccorre la ragazza nel momento di maggior bisogno.
21° secolo
Agnes Herne viene colta di sorpresa dalla visione di Mary in pericolo. Non capisce perché le succeda, ma sa che ha a che fare con la sua discendenza dai nativi canadesi, i Mohawk. Da quando ha letto il libro su Mary, Agnes è convinta che la storia che si tramanda da generazioni nella sua famiglia, una donna bianca con poteri da guaritrice che si unì alle tribù indigene, sia legata alla stessa Mary. Decide così di informare Allison Ellman, la ricercatrice che cerca disperatamente informazioni per continuare la storia della strega bambina.
Agnes racconta la storia della sua tribù e di ciò che crede possa ricollegarsi a Mary. Dopo aver visionato l’originale diario di Mary, ritrovato da Allison nella vecchia coperta, Agnes ricorda di aver rinvenuto, anni prima, un pezzetto di carta, custodito gelosamente nella riserva indigena dalla esuberante zia M., molto somigliante alla carta con la quale Mary scrisse il suo diario. Le due donne decidono quindi di proseguire le ricerche tra la popolazione dei Mohawk e in particolare di richiedere l’aiuto della zia M., esperta guaritrice e potente sciamana.
La zia, conoscendo già il motivo per cui Agnes è lì, prepara la nipote a una ricerca visionaria. Le dà compiti noiosi e apparentemente inutili ma, di ritorno da una commissione, zia M. capisce che è arrivato il momento di cominciare il suo addestramento. Agnes viene portata nella capanna del sudore dove il rito cerimonioso che effettua la zia induce nella ragazza le desiderate visioni. Agnes sviene ma quando si sveglia non è più nel suo tempo e nel suo corpo; è Mary e riesce a rivivere ciò che le successe quasi 400 anni prima.

17° secolo
Mary si sveglia sotto una spessa coltre di neve. La lupa non c’è e in lontananza sente una voce d’uomo. Ha paura che siano i suoi inseguitori, invece è Penna Azzurra che l’ha trovata grazie all’aiuto della lupa, che si scopre essere l’incarnazione della madre di Mary. Il ragazzo indigeno, aiutato dal nonno Aquila Bianca, porta Mary al riparo nella loro caverna. Durante la notte i due ragazzi uniscono i loro corpi e così anche le loro anime. Si sono sposati spiritualmente e da questo momento vivono come marito e moglie.
Mary vive una felicità mai provata prima di allora. Viene addestrata da Penna Azzurra alla vita del bosco, ma viene anche istruita da Aquila Bianca come sua allieva e figlia. Il suo nome è ora Occhi di Una Lupa e aspetta un bambino.
Gli anni passano, Occhi di Una Lupa è divenuta una donna ed è parte integrante della sua tribù grazie alle influenti doti di sciamana e alle sue conoscenze sugli usi inglesi. È madre di Volpe Nera e Uccello Screziato, entrambi figli di Penna Azzurra. Tuttavia, la serenità dei tempi sta volgendo al termine e Mary lo percepisce nell’aria; sono, infatti, iniziati gli scontri tra gli indigeni e i coloni, i quali si stanno espandendo a macchia d’olio nelle terre del Nuovo Mondo spezzando l’equilibrio naturale delle cose tanto caro ai nativi.
Penna Azzurra e Volpe Nera decidono di partire insieme agli altri guerrieri della tribù. Mary non può fermarli e rimane sola con le sue visioni. In una di queste assiste inerte all’uccisione del suo amato Penna Azzurra per mano di coloni. Nonostante il dolore per la perdita, Mary, suo figlio Volpe Nera, e altri guerrieri ritornati dalla battaglia, devono scappare dalla loro tribù perché ricercati dagli inglesi, che vogliono punire gli assalitori dei loro villaggi e riprendere la donna bianca tra la loro gente. Mary decide di lasciare la piccola Uccello Screziato nella comunità indigena perché maggiormente protetta dai pericoli del viaggio. Le cose, però, non vanno nella maniera sperata, infatti poco dopo essere partiti una grande nube si alza da quelle che fino a un momento prima erano le loro abitazioni. Gli inglesi hanno distrutto, ucciso e incendiato l’intera tribù dei Pentucket; tra di loro anche Uccello Screziato perde la vita. Il doloro e l’odio per la crudeltà contro i loro amici e familiari scatena la follia omicida di Vope Nera e degli altri uomini, che si lanciano all’inseguimento dei nemici. È Mary, tuttavia, che stermina l’intera truppa militare grazie alla capacità di dominare gli elementi naturali.
Nonostante i Pentucket vogliano vendetta e saccheggino e massacrino tutte le comunità dei coloni che incontrano sul loro cammino, Occhi di Una Lupa salva, da una ferita quasi mortale, Ephraim, un bambino trovato privo di sensi in un villaggio coloniale.
Mary e Ephraim rimangono soli a vagare nella foresta dopo che Volpe Nera e i guerrieri sono partiti per unirsi ad altri combattenti, ma trovano ben presto un altro rifugio. Vengono infatti accolti dalla tribù dei Pennacook. Le notizie che arrivano dai fronti di guerra non sono però entusiasmanti: gli indiani stanno arretrando di fronte alla forza militare inglese.
Dopo mesi di battaglie i pochi combattenti superstiti ritornano a casa: tra questi Volpe Nera, ormai diventato un guerriero esperto e rispettato. È sempre più pericoloso rimanere stanziati in un singolo villaggio, quindi l’intera tribù decide di spostarsi per raggiungere il Canada, colonia francese e quindi nemica degli inglesi.
Mary e il suo gruppo arrivano a Missisquoi, un villaggio indiano divenuto un grande centro abitativo per il numeroso arrivo di altri nativi in fuga e di mercanti francesi. I due popoli vivono in pace ma gli uomini francesi introducono l’abuso di alcool e brutte abitudini tra gli indigeni. Inoltre, la presenza dei gesuiti instilla in molti di loro il credo cristiano, allontanandoli dalle loro antiche pratiche spirituali. Mary cerca di non farsi notare dai bianchi ma venendo molestata da un rozzo francese si mette in mostra palesando le sue doti da strega. Le sue capacità non passano inosservate al giovane gesuita francese di Missisquoi, che allerta i suoi colleghi nella città di Mount Royale. Qui un ricco e pericoloso commerciante, Le Grand, sta cercando lei ed Ephraim per riportarli nella civiltà dei bianchi, su richiesta della comunità dei gesuiti. Mary viene catturata e condotta come prigioniera nella sontuosa dimora di Le Grand, ma ben presto si accorge di essere attratta dal lusso e dal suo nuovo padrone.
Tuttavia, il pensiero di partire per posti esotici con lui viene scacciato quando Volpe Nera ed Ephraim, ormai diventato un abile ‘selvaggio’, riescono a farla fuggire. A causa di una burrascosa tempesta, però, i tre non riescono a raggiungere la loro comunità ma approdano sulla terra degli Irochesi o Mohawk, indigeni famosi per la loro ferocia. Nonostante le iniziali paure, vengono accolti con calore dai Mohawk, che decidono di adottare i tre nuovi arrivati per sopperire alle numerosi morti che stanno dimezzando la loro tribù a causa del vaiolo. Mary si presta ad usare le sue doti di guaritrice per salvare quella che da questo momento avrebbe chiamato la sua gente.
Il tempo passa: Ephraim, divenuto un giovane uomo, finalmente parte per inseguire il suo sogno di diventare un esperto esploratore in giro per il mondo; Volpe Nera si unisce in matrimonio con una fanciulla del villaggio e diventa sempre più un abile e temuto guerriero; Mary diventa la guaritrice del villaggio irochese, conosciuta da tutti i popoli confinanti e così vive la sua vita fino alla fine.
21° secolo
Agnes ha finalmente conosciuto tutta la storia di Mary e la racconta ad Allison e alla zia, la quale tira fuori una scatola con incisi segni indiani, che contiene oggetti appartenuti molto probabilmente a Mary. Agnes decide di prestarli ad Allison affinché possano essere utili testimonianze nel suo museo.

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