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giovedì 16 giugno 2016

RECENSIONE | La Sposa giovane di Alessandro Baricco

Ciao a tutti!
Qui su Gli Alberi avrete certo capito che non c'è un genere che prevarica sugli altri. Tutti sono ben accetti. L'importante è che mi dilettino!
Oggi vi propongo un autore torinese, ormai ampiamente conosciuto dai lettori italiani, che prima di questo libro non apprezzavo come scrittore. La sua opera più citata, Seta, non mi aveva entusiasmato perchè l'avevo trovata sciatta e priva di passione. 
Con La Sposa giovane, invece, ho scoperto un Baricco interessante, provocante, filosofico e passionale. 



♦ La Sposa giovane  ♦ di Alessandro Baricco ♦ edito da Feltrinelli ♦ il 18 mar. 2015  183 pagine ♦ letto in formato cartaceo ♦ 

Siamo all'inizio del secolo scorso. La promessa sposa è giovane, arriva da lontano, e la famiglia la accoglie, quasi distrattamente, nella elegante residenza fuori città. Il figlio non c'è, è lontano, a curare gli affari della prospera azienda tessile. Manda doni ingombranti. E la sposa lo attende dentro le intatte e rituali abitudini della casa, soprattutto le ricche colazioni senza fine. C'è in queste ore diurne un'eccitazione, una gioia, un brio direttamente proporzionale all'ansia, allo spasimo delle ore notturne, che, così vuole la leggenda, sono quelle in cui, nel corso di più generazioni, uomini e donne della famiglia hanno continuato a morire. Il maggiordomo Modesto si aggira, esatto, a garantire i ritmi della comunità. Lo zio agisce e delibera dietro il velo di un sonno che non lo abbandona neppure durante le partite di tennis. Il padre, mite e fermo, scende in città tutti i giovedì. La figlia combatte contro l'incubo della notte. La madre vive nell'aura della sua bellezza mitologica. Tutto sembra convergere intorno all'attesa del figlio. E in quell'attesa tutti i personaggi cercano di salvarsi.



Appena compiuti 18 anni, la Sposa giovane (questo l'unico nome per riconoscere la nostra eroina) si presenta a casa della Famiglia, per sposare il Figlio. Ad attenderla, però, non trova il futuro sposo, ma l'elegante e quanto mai bizzarra famiglia, in attesa del ritorno del Figlio dall'Inghilterra. 
La Sposa giovane decide quindi di attendere anche lei, entrando con passo discreto nella vita della Famiglia. A comporla, cinque complicate, seppur inequivocabili, persone.

Con l'aiuto del maggiordomo Modesto, la Sposa giovane viene introdotta nel loro mondo: il Padre affetto da un'inesattezza del cuore cerca di curarsi due volte al mese nel bordello della città; la Madre con la sua bellezza mitologica e i suoi "sillogismi imperscrutabili" decide di istruirla all'arte del sesso; la Figlia storpia ma bellissima le farà scoprire l'autoerotismo notturno; lo Zio mai sveglio, risulta, però, sempre appropriato nelle risposte e nelle sue azioni.

Nella continua attesa del Figlio, la Sposa giovane assimila le regole imperturbabili della Famiglia: 

  • vietato leggere libri perchè "c'è già tutto nella vita"; 
  • avere timore della notte perchè tutti i membri della famiglia muoiono di notte; 
  • vietata l'infelicità perchè ruba del tempo
  • proibito distogliere il Padre dalla sua quotidiana pacatezza.
Ma ciò che la Sposa giovane scopre durante l'attesa è ben più profondo delle dinamiche familiare di una stramba famiglia: scopre così la sua femminilità e il potere dei corpi.

In ogni dettaglio, quel che avevo fatto in quelle ore - e ascoltato, e detto, e visto - stava insegnandomi che sono i corpi a dettare la vita - tutto il resto è una conseguenza. Non potevo crederlo, in quel momento, perchè come tutti, da giovani, mi aspettavo qualcosa di più complesso, o sofisticato. Ma ora non conosco storia, mia o di altri, che non sia iniziata nella mossa animale di un corpo - un'inclinazione, una ferita, una sghembatura, alle volte un gesto brillante, spesso istinti osceni che vengono da lontano. È già tutto scritto lì.

Ed ecco il punto fondamentale della storia: nonostante i gesti raffinati, i comportamenti eleganti, le movenze metodiche, l'origine nobile, tutti fuorviano dalla morale. In ogni armadio è nascosto almeno uno scheletro.
Ogni componente della Famiglia, compresa la Sposa giovane, ha un segreto che custodisce gelosamente. 
La Sposa riuscirà a conoscere tutti i segreti e tutte le paure dei componenti ma ciò non la integrerà nell'abitudinaria ma eccentrica Famiglia, se non con l'arrivo del Figlio. 

Baricco ha scritto un libro davvero mistico. Sono stata sedotta dal suo stile. La narrazione è vivace ma anche lenta. Sembra che venga raccontata una sola giornata della vita della Famiglia e, invece, è narrato presente e passato di ciascun personaggio. 
Brillanti i continui e improvvisi cambi dell'Io narrante. Per nulla difficile capire chi stesse raccontando. I protagonisti sono ineguagliabili e memorabili.

Originale la figura dell'autore che un paio di volte diventa il principale protagonista, in parallelo alla trama, cercando di spiegare al lettore le sue scelte narrative e contenutistiche.

Tantissime le digressioni fuorvianti, ma ineccepibili la continuità e la chiarezza della storia. Sono rimasta davvero colpita da questo romanzo!

Leggetelo assolutamente!


"Nella ripetizione dei gesti fermiamo il mondo: è come tenere per mano un bambino, perchè non si perda".






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