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mercoledì 13 luglio 2016

RECENSIONE | La ragazza del treno

Buon mercoledì cari lettori.
Lo scorso week-end ho letto uno dei casi editoriali del 2015 e per una volta tanto posso dire che capisco perchè abbia avuto molto successo. Interessante e ben strutturato, mi ha tenuta incollata alle sue pagine. È però un genere ben definito, che può piacere o no a seconda dei gusti. 
Se siete interessati a conoscerlo un po' meglio questa è la mia opinione! Buona lettura!





♦ La ragazza del treno ♦ di Paula Hawkins pubblicato da Piemme ♦ giu. 2015 ♦ traduzione di Barbara Porteri ♦ Pagine: 259 ♦ Genere: Thriller ♦ letto in formato e-book



La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista,  le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono  Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel?






Ho appoggiato la testa al finestrino e vedo sfilare il retro degli edifici, come se fosse il piano sequenza di un film. È una prospettiva unica, ignota persino agli stessi abitanti di quelle case. Due volte al giorno, solo per pochi, fugaci istanti, ho l'opportunità di sbirciare nella vita di quegli sconosciuti. C'è un che di rassicurante nel vederli sani e salvi tra le mura domestiche.


Rachel è un'alcolista, disoccupata, bugiarda e molesta verso l'ex marito e la sua nuova famiglia. Per non far scoprire all'amica che l'ha ospitata in casa sua di aver perso il lavoro, ogni giorno prende il treno per Londra. Ma quel tragitto non è solo una scappatoia dalla triste realtà in cui vive, ma anche l'unico modo per avvicinarsi alla sua vecchia vita, quella che condivideva con suo marito Tom. Il treno sul quale viaggia, infatti, passa ogni mattina davanti la sua casa. Ma ciò che realmente Rachel osserva dal finestrino è quel nella villetta bifamiliare al civico 15. Rachel immagina la vita della giovane e bella coppia che la abita: fantastica sui loro nomi, sulle loro professioni e sul loro amore. Un giorno, però, guardando in quella stessa direzione vede qualcosa che la inquieta molto. Capisce che la vita che si era immaginata per Jess e Jason era del tutto errata. Quando le sue supposizioni subiscono un ulteriore trauma, Rachel decide di agire in prima persona ed entra nella vita di Jason per aiutarlo a scoprire la verità su Jess. Ciò che scoprirà non sarà solo collegato alla coppia ma alla sua stessa vita.

Impossibile non biasimare Rachel. Conduce una vita tendente all'autodistruzione, è l'antieroina per eccellenza. Il suo però è un percorso di formazione col quale prenderà piano piano di nuovo possesso della sua vita. Mi è piaciuta molto come personaggio. Non è scontato, non passa dall'essere orribile all'essere perfetta nel giro di 300 pagine. Mantiene i suoi vizi ma si migliora in modo realistico. Se all'inizio ho provato una sorta di repulsione per la sua vita da sbandata, procedendo nella lettura ho cominciato a "volerle bene"!

Grazie ai suoi ricordi riusciamo ad avere una visione d'insieme di quella che è stata la sua vita matrimoniale con Tom. A rendere tutto più interessante e fuori dagli schemi c'è il punto di vista della nuova moglie di Tom, Anna, che ci racconta la sua nuova vita coniugale e la visione che ha di Rachel.

Ma non è tutto, perchè il terzo punto di vista, protagonista di questo romanzo, è Megan, o come la chiama erroneamente Rachel, Jess. Megan è una donna dal passato difficile e dal presente tutt'altro che semplice e felice come pensa Rachel, che ogni giorno la guarda dal finestrino del treno. La sua scomparsa è il fil rouge del romanzo

Questo libro ha avuto un successo immediato in molte parti del mondo. Secondo me, è un successo meritato. La scrittura della Hawkins è fluida, semplice e abbastanza ricca di suspense. La delineazione psicologica dei personaggi è accattivante, non sublime, ma funzionante.


A tre quarti del libro ho cominciato a mettere insieme i pezzi e ho risolto il mistero! Ta-tà (applausi). Il finale non è stato, quindi, inaspettato ma mi ha comunque soddisfatta.

In conclusione, vi consiglio la lettura de La ragazza del treno, sopratutto se vi piace il genere del giallo investigativo camuffato da thriller, in pratica una storia con un basso livello di ansia e suspense, che pone l'accento principalmente sulla ricerca di indizi da parte della protagonista. 

Spero che la recensione vi abbia dato un'idea abbastanza precisa di questo libro. A presto!




lunedì 11 luglio 2016

RECENSIONE | La strana biblioteca di Murakami Haruki

Buongiorno cari readers!
Come state e come è andato il vostro fine settimana? Il mio parecchio bene. Da giorni mi impegnanavo per organizzare un bel compleanno al mio futuro marito (XD). Non mi piacciono le cose normali e così ho cercato di creare un compleanno di ben due giorni fatto di sorprese improvvise. Dopo anni di fidanzamento bisogna pure mantenere vivo l'amore, no?! 
La settimana appena passata è stata ricca di belle e interessanti letture. Oggi volevo parlarvi di un libro davvero particolare. Quando vado in biblioteca non scelgo i libri ma faccio in modo che siano loro a prendermi in prestito. In pratica mi faccio catturare dalla copertina o dal titolo, senza leggere trama o autore. Questa volta è stato il titolo a fare da esca: ho abboccato alla parola 'biblioteca'! 


La strana biblioteca ♦ di Murakami Haruki ♦ edito da Einaudi ♦ il 17 nov. 2015 ♦ Tradotto da Antonietta Pastore ♦ Illustrato da Lorenzo Ceccotti ♦ Pagine: 75 ♦ Genere: Graphic novel/Racconto Fantasy ♦ letto in formato cartaceo



Tornando a casa dopo la scuola, uno studente si ferma in una strana biblioteca. Certo, anche la sua richiesta è un po' strana. Chiede alla bibliotecaria qualche libro che possa soddisfare la sua ultima curiosità (è un bambino curioso, il nostro protagonista): la riscossione delle tasse nell'Impero ottomano. La bibliotecaria lo manda alla stanza 107. Qui l'aspetta un altro bibliotecario, ancora più bizzarro della prima: «Aveva la faccia coperta di piccole macchie nere, come tanti moscerini. Era calvo e portava occhiali dalle lenti spesse. La sua calvizie non era uniforme. Tutt'intorno al cranio gli restavano ciuffi di capelli bianchi ritorti, come in un bosco dopo un incendio». È davvero una ben strana biblioteca, questa! Il bibliotecario accompagna il bambino attraverso un labirinto di corridoi e stanze, finché non arrivano in una stanza dove riposa un piccolo uomo vestito con una pelle di pecora. E qui le cose si fanno brutte: il bibliotecario e l'uomo-pecora spingono il piccolo in una cella. Il bambino rischia di fare una fine terribile se non arrivasse in suo soccorso una ragazza sconosciuta... Una fiaba fantastica e immaginifica sul potere della lettura nel darci le chiavi per fuggire dalla prigione dell'infelicità.




Le biblioteche contengono storie.
Le storie contengono universi.
E certi universi possono essere molto pericolosi.


Sì, la trama è a dir poco surreale ma è davvero così! 
Uno studente, il cui nome non ci viene svelato, chiede a un vecchio e minaccioso bibliotecario di poter leggere dei libri su un argomento pallosissimo! Il bibliotecario capisce di avere tra le mani un lettore con la L maiuscola e, dopo avergli consegnato tre voluminosi tomi sulla riscossione delle tasse nell'Impero ottomano, lo scorta per vari labirinti sotterranei fino a condurlo in una "stanza di lettura" alquanto bizzarra. La stanza non è altro che una cella e al piede del ragazzo viene attaccata una palla di ferro così che non possa scappare. In un mese dovrà imparare a memoria i tre libri e solo al quel punto sarà liberato! L'uomo-pecora, il suo gentile carceriere, lo consola con deliziose leccornie e gli svela che quando avrà imparato tutto a memoria il gracile ma astuto bibliotecario gli succhierà il cervello (divenuto cremoso grazie alla lettura!!!) per accedere così ad una maggiore conoscenza!! Lo studente decide quindi di scappare, e dopo vari tentennamenti ragazzo e uomo-pecora fuggono. La loro avventura verrà poi supportata da un personaggio misterioso: una ragazza bellissima e splendente. 

Trama insolita ed irreale? Tantissimo!
Intreccio straordinario ed eccezionale? Assolutamente!
Intento didascalico? Chiaro che sì!

Il romanzo è molto breve e si legge in pochi minuti anche grazie ad uno stile di scrittura veloce, sintetico ed asciutto. Procedendo nella lettura sono rimasta a bocca aperta. Mi chiedevo: ma che storia eh? L'uomo-pecora; uno studente sequestrato per un mese; una ragazza evanescente; un vecchietto assassino; un'ossessione maniacale per i donuts! Ma più mi addentravo nella lettura e più non riuscivo a fermarmi. 

Questo racconto è stato scritto per la primo volta da Murakmi nel 1982, poi pubblicato in Giappone nel 2005 e infine in Italia nel 2015. Da altre recensione ho capito che questo è lo scritto peggiore dell'autore! 


È la prima volta che leggo questo autore e l'ho trovato brillante. Un mix tra Kafka, Roal Dahl e la genialità di Tim Burton. Il libro è correlato, inoltre, di splendide illustrazioni in bianco e nero, che richiamano alcuni elementi narrati.




Ho trovato le descrizioni di Murakami parecchio oniriche. Tutto il racconto si presenta come un sogno, una storia immaginata dal protagonista, e il finale ne è quasi una prova. Ma vi dirò, è impossibile dire con certezza qual'è il preciso intento moralistico del racconto. L'autore non sente la necessità di accompagnare il lettore passo dopo passo. Le situazioni, così come i personaggi, sono abbozzati e non hanno né passato né futuro. Ciascun lettore darà una propria interpretazione a ciò che avrà letto perchè è proprio questo che vuole Murakami.
Secondo me, il racconto de La strana biblioteca vuole essere una metafora della lettura: l'alienante vicenda vissuta dal povero studente imita il classico atteggiamento di chi legge estraniandosi dalla realtà. Il lutto finale conferma, secondo me, la volontà del protagonista di volersi distrarre completamente, vivendo una storia inquietante in un mondo parallelo.


Un fiaba misteriosa sul potere della lettura: 
liberarci dalla prigione dell'infelicità.

Mi è piaciuto molto leggere questo racconto lungo. Voglio però consigliarvi di non comprare il libro, ma di prenderlo in prestito come ho fatto io (a meno che non siate fan ossessionati dai libri di Murakami). Vi dico questo perchè il prezzo di 15 euro non è proporzionato al numero di pagine né al contenuto. Questo è il classico caso di autore famoso-prezzo altissimo!

A parte questa critica credo di fare la cosa giusta dicendovi che è un'opera assolutamente da leggere e conoscere. Io sicuramente approfondirò la conoscenza di questo autore: ho letto recensioni incredibili su altre sue opere.

Sono molto curiosa di sapere quello che ne pensate voi. Lo leggereste? E se lo avete già letto, che interpretazione date alla storia? Vi auguro una buon proseguimento di giornata!







venerdì 8 luglio 2016

Angolo Poesia #25

 Ciao a tutti!
Mi sono imbarcata in una serie di letture dalle quali non vorrei più uscire. Troppo belle. Per citarvene alcune: La ragazza del treno, Die love rise, La strana biblioteca, Cuori di carta ecc. Ma oggi non siamo qui per questo ma per conoscere una nuova poesia e un poeta. Il nome è proprio curioso. Conoscete già un certo Trilussa?! Pseudonimo di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, fu un poeta e scrittore romano, che influenzò varie personalità della nostra penisola, tra cui Jovanotti, Baglioni ecc. 
La poesia che vi propongo non l'ho scelta perchè parla degli alberi, ma perchè l'ho trovata molto particolare. Leggendola fino alla fine, pensate anche voi che sia una poesia parecchio intensa?



IL TESTAMENTO DI UN ALBERO 
di Trilussa 

Un Albero di un bosco 
chiamò gli uccelli e fece testamento: 
- Lascio i fiori al mare, 
lascio le foglie al vento, 
i frutti al sole e poi 
tutti i semi a voi. 
A voi, poveri uccelli, 
perché mi cantavate le canzoni 
nella bella stagione. 
E voglio che gli sterpi, 
quando saranno secchi, 
facciano il fuoco per i poverelli. 
Però vi avviso che sul mio tronco 
c'è un ramo che dev'essere ricordato 
alla bontà degli uomini e di Dio. 
Perché quel ramo, semplice e modesto, 
fu forte e generoso: e lo provò 
il giorno che sostenne un uomo onesto 
quando ci si impiccò.

giovedì 7 luglio 2016

SEGNALAZIONE LIBRI | Sotto l'ombrellone...Libri da spiaggia




Buongiorno lettrici e lettori,
mi stavate dando per dispersa e, in effetti, mi stavo perdendo tra le tonnellate di bianco che stiamo dando in casa. Metteteci dentro pure la pulizia post bianco, l'organizzazione del compleanno del moroso, la sorellina ritornata in patria, il cane che ha caldo e il caldo che mi assale, il blog è rimasto solo soletto per qualche giuorno.


Tra poco sarà tempo di vacanze per me (evviva XD) e spero anche per voi! Ho quindi deciso di scegliere le letture da fare sotto l'ombrellone e potervi così consigliare ciò che secondo me si presta meglio ad essere letto in questo periodo dell'anno.

Seduti sulla spiaggia, o su un bel terrazzo colpito da un fresco venticello, potrebbe essere piacevole dedicarsi a una lettura più corposa. A questo proposito un libro, che se ce l'avessi metterei sicuramente in valigia, è L'ora delle streghe di Anne Rice, già autrice di Intervista col vampiro. Letto parecchi anni fa (proprio in un'afosa estate), questo libro è un gran bel romanzo horror di quasi 1000 pagine ed è il primo capitolo della saga delle Streghe Mayfair. La sua lettura me la ricorda piacevolissima e ricca di molti colpi di scena. 

Un altro libro che ho apprezzato davvero tanto in una vacanza del 2012 è stato Emma di Jane Austen. Le classiche storie al femminile della Austen sono per me un rifugio sicuro e felice in qualunque luogo. Emma è una bella e ricca ragazza che cerca in tutti i modi di sviare dal matrimonio e di combinarlo agli altri. Alla fine si innamorerà e si sposerà! Ho spoilerato? Ma no dai che i romanzi della Austen vanno tutti verso un'unica soluzione, quindi ve lo potevate aspettare:) 



Cercando Alaska è il primo romanzo di John Green. La storia parla di un ragazzo e della sua ordinaria vita fino all'incontro con Alaska, una ragazza ribelle e lunatica, dal difficile e triste passato. Non mi ricordo quando l'ho letto ma mi ricordo quanto mi sia piaciuto. Se avete voglia di buttarvi in una bella storia di adolescenti, prime volte, amicizia e amore, questo libro lo consiglio per passare dei bei momenti rilassanti ed emozionanti sotto l'ombrellone.





L'ho letto da poco e l'ho adorato. L'ho consigliato e chi l'ha letto l'ha adorato pure. Miss Charity di Marie-Aude Murail è un romanzo davvero delizioso, che ha portato il sole nelle mie giornate. 
Se penso al mare, alla tranquillità e al sole caldo non posso non pensare a questo libro. Un ritratto di donna forte, eccentrica e amabile e un omaggio all'autrice e illustratrice inglese Beatrix Potter. Vi assicuro che passerete ore indimenticabili in compagnia di questo piccolo capolavoro. 




Infine, non so perchè ma se penso di fare la lucertola sotto il sole mi viene in mente la lettura di Dieci piccoli indiani, un romanzo di Agatha Christie nel quale l'invito a cena con delitto non è un particolare modo di passare una serata tra amici ma una vera e propria trafila di cruenti omicidi.
Un bel romanzo e un classico della letteratura gialla che piacerà sicuramente a chi adora risolvere misteri alla maniera della signora Fletcher! 




Bene, queste sono le mie proposte da spiaggia. Spero che le abbiate trovato interessanti ed appropriate. Se avete dei consigli per me fatevi avanti, saranno ben accetti! Non vi preoccupate andrò al mare a settembre, quindi c'è ancora taaaaaaaaaaaaaaaaaanto tempo davanti, purtroppo!!





venerdì 1 luglio 2016

Angolo Poesia #24



Ciao a tutti!
È un po' tardi per leggere poesie, lo so! Ma oggi ho fatto l'imbianchina in casa mia e non ho avuto tempo per altro :) Adesso sono proprio stanca morta e per questo la mia mente riesce a reggere solo poche righe!! Ma nonostante la stanchezza ho cercato e trovato una poesia che mi piacesse davvero. Spero piaccia anche a voi e vi auguro una dolce e buona notte!! 


Notte di Alfonso Gatto

Basta in cielo una stella

a fare la sera più bella.

Notte sull'aia

il cane abbaia

la luna è sola.




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