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lunedì 7 novembre 2016

RECENSIONE | La lettera scarlatta

Buon lunedì a tutti!
Oggi vi parlerò di un classico della letteratura: La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne. Amo molto i classici, infatti uno dei miei desideri sarebbe quello di leggerli tutti ma proprio tutti tutti!! Questione impossibile da fare, lo so. La passione per questo genere di libri parte dal fatto che adoro le storie scritte tra il XVIII e il XX secolo. Pochi classici mi hanno lasciato l'amaro in bocca, uno di questi è stato Moll Flandersi di Daniel Defoe, ed ora anche La lettera scarlatta! Mannaggia!

La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne pubblicato da OttoCento nel 2010 traduzione di Marcella Majnoni 1° edizione: 1850 Genere: classico/romanzo storico Pagine: letto in formato cartaceo



Il romanzo si apre con una donna sul patibolo, mostrata alla popolazione di Boston, dopo il processo per adulterio che l’ha giudicata colpevole. Hester, infatti, ha dato alla luce una bambina, nonostante il marito sia assente dalla città da molto tempo: per questo viene esposta al pubblico ludibrio; ma la pena più infamante sarà portare sul petto una lettera scarlatta, la A di “adultera”, che renderà sempre evidente il suo peccato agli occhi della chiusa comunità puritana della Boston del XVII secolo. Per amore, la donna non rivela chi è il padre della piccola Pearl, scontando da sola la sua pena e costruendosi una dignitosa esistenza appartata e solitaria, mentre il suo amante, uno degli uomini più rispettati della città, vive nel tormento e nella disperazione per la sua vigliaccheria e la sua ipocrisia. Intanto il marito di Hester è tornato dopo una lunga prigionia presso gli indiani. Nemmeno a lui la donna rivela chi sia il padre di Pearl e l’uomo assume un’altra identità con l’intenzione di scoprirlo…





Se avessi dovuto leggere questo libro per scuola, vi assicuro che non ce l'avrei fatta. Avrei cercato su internet un bel riassunto o visto il film sperando che assomigliasse quanto più possibile al libro! Per fortuna sono cresciuta e i miei gusti sono un po' cambiati. Non vi sto dicendo che questo romanzo mi sia piaciuto... ma non mi è completamente dispiaciuto.

Nella Boston del XVII secolo, la comunità puritana incriminava qualunque comportamento ritenuto peccaminoso e immorale. Qui Hester Prynne è caduta in peccato con un uomo che non era suo marito e la sua colpevolezza è davanti gli occhi di tutti attraverso la nascita della piccola Pearl. A causa di questo, Hester viene costretta, fino alla fine dei suoi giorni, a portare cucita sul petto una lettera di vivo color rosso, la A di adultera
La donna si rifiuta di rivelare il nome dell'uomo che ha peccato con lei ma gli anni passano e la fierezza e la rispettabilità di Hester rendono meno disonorevole la sua colpa agli occhi dell'intera comunità. Tuttavia, un uomo, il cui onore è stato oltraggiato, vuole conoscere la verità sull'adulterio. Il marito di Hester, ritenuto ormai morto da tempo, si ripresenta alla comunità sotto mentite spoglie di un rispettabile e anziano dottore, Roger Chillingworth. Il suo obiettivo è quello di scoprire e far confessare colui che ha fatto cadere in tentazione la moglie. Ma, nonostante riesca nel suo intento, ciò che davvero scoprirà sarà che la forza dell'amore vince, mentre quella dell'odio uccide!


 Nessun uomo può, per un tempo considerevole, 
portare una faccia per sé e un’altra per la moltitudine,
 senza infine confonderle e non sapere piú quale delle due sia la vera

Hester è una donna che appare forte anche se indossa sempre un marchio che la dovrebbe sottomettere e umiliare. Il suo personaggio è interessante ma mi ha lasciata con molte domande. Infatti il libro comincia dalla sua pubblica sentenza di colpevolezza e nulla viene scritto della sua vita precedente.
Io avrei voluto sapere della sua giovinezza, il matrimonio e il perché si fosse sposata a un uomo vecchio e deforme, e poi come fosse caduta in tentazione e quale sentimento la legasse al suo amante! Purtroppo non sapremo mai tutti questi dettagli

La lettura di questo romanzo mi è sembrata lunga, di tante pagine, eppure è come se non avesse raccontato niente; come se l'autore avesse girato intorno a banalità senza andare mai al sodo della narrazione! Eppure una storia c'è ed è quella di Hester Prynne costretta a vivere la sua colpa, del marito che da brava persona diventa il diavolo in persona, a causa dell'odio, e dell'amante di Hester, di cui scopriamo l'identità subito, che vive il suo rimorso in solitudine perché è una persona di un certo rilievo per la comunità.

Lo stile di scrittura non è per nulla fluido infatti in quasi 200 pagine non sono riuscita ad abituarmici. Vengono usati termini pomposi, espressioni descrittive molto elaborate e periodi assai lunghi. Insomma, un classico dell'800 un po' noioso

I dialoghi, poi, sono davvero bizzarri. Sembrano battute teatrali molto concise e piene di perbenismo dell'epoca, ma poi più si procede nella lettura e più si pensa che si è davanti a persone che non hanno assolutamente nulla da dire tanto che parlano in modo buffo e strampalato.

C'è poi un personaggio parecchio stramboide presente nella storia: la piccola Pearl, la figlia di 7 anni di Hester. Questa bambina, figlia del peccato, viene spesso paragonata a un elfo o comunque a qualcosa di maligno per i suoi modi vivaci e ambigui. La sua figura non sembra reale, infatti non sono riuscita a farmela piacere né a capirla. 

C'è qualcosa che mi è piaciuto de La lettera scarlatta?
Sì, il contesto e la testimonianza storica che il libro riporta. La comunità puritana è stata una società davvero particolare che mi ha sempre affascinata pur non essendo d'accordo con la loro visione ristretta e bigotta.

In conclusione, non mi sento di sconsigliare un classico della letteratura ma sappiate che non è un libro che tiene incollati alle sue pagine!




14 commenti:

  1. Ciao Nik, questo libro mi incuriosiva da un po' però non amo le storie troppo lente!

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    1. Ciao Ariel, allora non te lo consiglio però tu ami la storia e magari questo romanzo può interessarti da quel punto di vista!

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  2. Ciao Nik,
    ricordavo che questo libro aveva qualcosa di lento, l'ho letto tanto tempo e non mi è rimasta impressa una bel ricordo quindi condivido in pieno il tuo pensiero

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    1. Ciao Susy, non mi stupisce che non ti ricordi molto. Penso che lo stesso succederà a me!!:)

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  3. Avevo provato a leggerlo, ma non ero riuscita ad arrivare a pagina due U.U Meglio la trasposizione cinematografica! ^^

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    1. Ciao Rosa!!!Addirittura?ahahaha
      Guarda, come cosa non mi stupisce. Non so che cosa è successo a me che l'ho pure finito!!;)

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  4. Sono d'accordo su tutto, Nik!
    L'ho letto tre anni fa e onestamente non so di preciso cosa mi aspettassi, ma ricordo fin troppo bene il senso di pesantezza che mi provocava la lettura. Mi sembrava di non andare quasi mai avanti, specialmente all'inizio - non c'è tipo tutta quella parte sui permessi marittimi e sul porto?
    L'angoscia, proprio. E il fatto che appunto la scrittura non sia fluida non aiuta per niente.

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    1. Ciao Alice!! Sì ha delle descrizioni davvero pesanti e troppo specialistiche!credevo fosse molto meglio come libro. Peccato!!

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  5. Mi spiace tanto non sia stato di tuo gradimento, al cento per cento! Ricordo che io ne rimasi affascinata, quando lo lessi. Ma altri classici mi hanno deluso o annoiato, dunque capisco quando si va incontro a una certa delusiond :(

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    1. Ciao Gresi! Purtroppo non è stato uno dei miei classici preferiti ma sono stata contenta di leggerlo perchè comunque rimane pur sempre un caposaldo della letteratura inglese da conoscere! :)

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  6. Ciao Nik!!
    Ho questo libro in versione ebook, con la promessa fatta a me stessa di dover leggere più classici nel 2017!
    La lettera scarlatta mi sembra che sia stata riportata anche in un film che vidi molti anni or sono, e di cui non avevo capito granchè.
    Sono un po' restia ad avventurarmi in questa lettura data la tua recensione, ma sono anche molto curiosa.
    Magari non sarà tra i primi classici che leggerò, ma è una lettura che vorrei comunque affrontare! ;)

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    1. Ciao Jasmine!! Allora si capisce che non mi è piaciuto e che non credo che lo rileggerò mai, ma secondo me è da leggerlo perchè è un classico! Bello il fatto che vuoi leggerne di più nel 2017, voglio farlo anche io!!!!
      Comunque sia, sono curiosa di sapere se ti piacerà questo libro o no!:) Aspetterò!!

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  7. Peccato, peccatissimo! Perché il film è veramente bello, ma bello bello. Ecco, se vuoi consolarti, ti consiglio di guardarlo, ne vale la pena e sono più che sicura che ti piacerà.

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    1. Anche a me è dispiaciuto tanto ma stai ben sicura cara Rosa che seguirò il tuo consiglio e guarderò il film il prima possibile!!:)
      un abbraccio!!

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