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lunedì 27 febbraio 2017

recensione | LE VERGINI SUICIDE di Jeffrey Eugenides

Buon lunedì cari lettori!
Era da più di una settimana che non recensivo e la colpa è di questo libro che, finito di leggere già da un po', non riuscivo a scriverne un'opinione! Alla fine, qualcosa è venuto fuori. Spero solo che con questa opinione riesca a farvi capire se il romanzo sia di vostro gradimento oppure no! Andiamo al sodo!




Le vergini suicide ✦ di Jeffrey Eugenides ✦ 1° pubblicazione nel 1993 ✦ edito in Italia da Mondadori ✦ nel 2003 ✦ traduzione di Cristina Stella ✦ Genere: Narrativa contemporanea ✦ Pagine: 266 ✦ letto in formato ebook

SINOSSI
Un narratore "collettivo", voce di un gruppo di coetanei maschi, rievoca a vent'anni di distanza la vicenda delle cinque sorelle Lisbon, oggetto proibito della loro adolescenza, avvolte in un'aura di mistero che la tragica fine comune - si sono tutte tolte la vita nel breve spazio di un anno - ha fissato per sempre. Nella memoria di questi antichi, tenacissimi spasimanti, esse divengono il simbolo di una possibilità remota e perduta: l'irruzione di un fremito ignoto nel mondo tranquillo, ordinario, opprimente dell'America suburbana degli anni Settanta. Il libro segna l'esordio folgorante di uno scrittore poco più che trentenne, ma già padrone di uno stile e di un universo letterario affatto personali.





Un libro che comincia dalla fine:




La mattina che si uccise anche l’ultima figlia dei Lisbon (stavolta toccava a Mary: sonniferi, come Therese) i due infermieri del pronto soccorso entrarono in casa sapendo con esattezza dove si trovavano il cassetto dei coltelli, il forno a gas e la trave del seminterrato a cui si poteva annodare una corda. 




Le vergini suicide racconta l'ossessione di un gruppo di ragazzi , che 20 anni dopo, ricordano gli oggetti del loro desiderio adolescenziale, le 5 sorelle Lisbon. I ragazzi rivivono i tempi della scuola quando le sorelle, una ad una, si tolsero la vita nella loro casa paterna. Perchè un gesto tanto eclatante?

Nel corso della storia, i ricordi affiorano alla mente di molti personaggi che conobbero di persona le ragazze o che ebbero con loro pochi o rari incontri. Le testimonianze, raccolte dai ragazzi, ormai uomini, sono tante e tra loro tutte correlate, infatti solo grazie a queste riusciamo ad ottenere un quadro - quasi - completo sulla vita delle sorelle Lisbon. 

Dico quasi perchè, chi racconta non è un narratore onnisciente...tutt'altro. Per come vengono descritte, le 5 protagoniste femminili rimangono lontane dal lettore, come se fossero al di là di una finestra sempre chiusa impossibile da aprire. 
Difficile quindi interagire con loro: sono ormai passate a miglior vita e i flashback che le riportano tra i mortali, le descrivono come ragazze simili ad angeli, intoccabili ed inarrivabili. Persino i timidi compagni di classe non si sentono alla loro altezza. Per questo sviluppano quella sorta di morbosità che ci accompagna per tutto il libro.

Tuttavia, il non poter accedere direttamente alle ragazze non solo le allontana dalla nostra capacità di capirle, rendercele simpatiche/antipatiche, empatizzare con loro, ma impedisce anche di non comprendere a pieno il loro suicidio. Perchè le sorelle si sono tolte la vita? I narratori non danno risposta certa, ma riportano ciò che la gente del luogo pensava: una gioventù vissuta male, un tempo storico sbagliato, pensieri malvagi, una situazione familiare divenuta stretta, un modo per non vivere tempi peggiori.



 Con il passare del tempo la gente scordò i motivi personali che potevano averle indotte a quel gesto, le reazioni psicogene, i neurotrasmettitori carenti, per attribuire la loro morte alla capacità di prevedere la rovina. La gente ravvisava quella chiaroveggenza nello sterminio degli olmi, nella luce inclemente del sole, nel declino ininterrotto della nostra industria automobilistica.
  



Alla fine non resta che farsi una idea propria. Ma è proprio questo che vuole l'autore: Eugenides decide di sganciare subito la bomba dei suicidi e poi lasciare che la mente del lettore vada alla pazza ricerca di un capro espiatorio, un significato qualunque che spieghi perchè è successo. 
Alla fine, io stessa mi sono chiesta: «Ma questo romanzo vuole davvero raccontare qualcosa?». Risposta, non ne sono sicura! Lo scopo del libro manca un po' di senso, come un senso non si riesce a dare alle 5 vergine suicide! Forse questo è il collegamento?

Tutto il romanzo è impregnato da diversi riferimenti. Quello che più mi ha colpita è la reinterpretazione della Lolita di NabokovInfatti il personaggio di Lux, la sorella più desiderata e desiderabile (impersonata da una giovanissima Kristen Dunst nel film), simboleggia le principali ossessioni adolescenziali e la sessualità implicita, di cui tutto il romanzo è costituito. Un aspetto che rende ancora più tragica questa storia, che non posso non consigliarvi di leggere almeno una volta nella vita.

Lo stile dell'autore è stato interessante da scoprire. In alcune situazioni finali forse troppo descrittivo, ma principalmente molto incisivo e malinconico.  

Vi avverto, non è un libro che definirei capolavoro assoluto, ma a distanza di qualche giorno dalla fine della sua lettura, ho sentito che era una lettura obbligata. Un classico che rimarrà nella storia della letteratura proprio per questa sua drammaticità e inconsistenza pedagogica.








sabato 25 giugno 2016

RECENSIONE | Il segreto tra di noi di Gianni Farinetti

E che ci vuole mi continuo a ripetere. E che ci vuole a scrivere un'opinione su un libro che ho letto per la seconda volta (cosa davvero rara per me), che mi è piaciuto all'ennesima, che voglio far conoscere e che piacerà per forza!
E invece ci vuole eccome! Non trovo le parole adatte per esprimere ciò che ho provato la prima volta che ho letto questo libro stupendo e continuo a non riuscire ad esprimere le mie emozioni neanche per questa rilettura! 
Uffi che frustrazione! 
Vabbè andiamo per ordine.

lunedì 13 giugno 2016

RECENSIONE | Coraline


Titolo: Coraline
Autore: Neil Gaiman
Illustratore: Dave McKean
Traduttore: Maurizio Bartocci
Editore: Mondadori
Pubblicato l'1 gen. 2004
Pagine: 100
Genere: Libro per ragazzi/Horror-Fantasy
Formato di lettura: E-book




Buon inizio settimana miei amatissimi lettori!
Finalmente anche io posso finalmente dire di aver letto Coraline
Si prospettava un sereno e tranquillo week-end e volevo fosse accompagnato da un altrettanto pacato e rilassante romanzo. Ed ecco che dalla mia biblioteca digitale è spuntato il nome di Neil Gaiman. Ero molto interessata dal suo celeberrimo Stardust, ma ero anche incuriosita da Coraline, e così ho optato per quest'ultimo rimandando di poco la lettura dell'altro!
L'ho letto in poco tempo e l'impressione è positiva, ma me lo aspettavo scritto diversamente: l'autore dice di averlo scritto per le sue bimbe e in effetti sembra una vecchia favola della buonanotte più che un romanzo vero e proprio. Sono comunque felice della mia scelta perchè sento, che anche questo libro, ha arricchito in meglio la mia vita!

mercoledì 27 aprile 2016

Recensione | La famosa invasione degli orsi in Sicilia di DINO BUZZATI




PRO
. Trama originale
. Significati nascosti
. Personaggi a cui affezionarsi
CONTRO
. Scrittura adatta ad alunni delle scuole elementari e medie





Titolo: La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Autore: Dino Buzzati
Editore: Mondadori Scuola
Anno dell'edizione: 1996
Prima pubblicazione nel 1945
Pagine: 124
Genere: Libro per ragazzi
Formato di lettura: Cartaceo

lunedì 18 aprile 2016

RECENSIONE | Chi è Mara Dyer

Buon lunedì e buon inizio.
La scorsa settimana mi sono data totalmente all'horror. Certe volte mi faccio domande altamente stupide tipo questa: se fossi incinta e avessi queste voglie letterarie, come si tradurrebbero sulla pelle del mio ipotetico bebè?? Per il genere horror un voglia a forma di teschio e per i romanzi rosa un cuore?! Vabbè, a parte queste domande esistenziali un po' dementi, anche voi avete settimane nelle quali sentite il bisogno di leggere libri di un unico genere o amate cambiare sempre? 
Dopo due libri horror sento ora l'esigenza di cambiare totalmente ambiente e darmi ai classici. Diciamo che sento il bisogno di affidarmi «ai miei fratelli maggiori» per «non perdere la strada» di casa, come dice la mia cara amica e collega Rosa de La Balena Parante^_^


PRO
  • Trama imprevedibile fino alla fine
  • Bella storia d'amore
  • Stile di scrittura comprensibile


CONTRO
  • Narrazione lenta
  • Personaggi piatti 



martedì 12 gennaio 2016

Review: Io prima di te


Carissimi amanti dei libri,
come state? Io potrei stare meglio se solo non fossimo in inverno. Cavolo quanto non mi piace il freddo!! Tuttavia, ogni stagione è importante, ed è giusto che anche questa faccia il suo ciclo.
Bene, oggi vi recensirò un libro sicuramente molto conosciuto e altrettanto apprezzato. Ho cominciato a leggerlo perché a dicembre scorso ho partecipato a un gruppo di lettura sul blog divoratoridilibriIl gruppo era ovviamente organizzato in tappe ma il libro era talmente bello che l’ho finito in pochissimi giorni. Se l’avete letto sapete di cosa sto parlando, vero? Bè, fatemi sapere.

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